La pratica si articola su due fasi, incorniciate dal suono dei cimbali.
La prima è una fase di "vuoto" (solitamente di una durata di circa trenta minuti), di pura osservazione non interpretativa, di introspezione contemplativa, meditativa, che potrà essere immobile o in movimento, silenziosa o accompagnata dalla musica.
La seconda è una fase di “pieno", di dialogo, di riflessione, dove una parola chiara, lucida e consapevole viene invitata, esplorata, e fatta crescere.
In un certo senso, se nella prima fase portiamo la nostra attenzione sul livello del contenitore, nella seconda fase il focus si sposta su quello del contenuto.
Scopo della pratica, è favorire l’esplorazione della quiete mentale, invitando quella presenza serena che alberga potenzialmente in ognuno di noi, quindi osservare come quella stessa presenza sia in grado di dare vita a una comunicazione luminosa e costruttiva, ancorata al reale.
Non ci sono prerequisiti per la pratica. Per i meno esperti, verranno fornite di volta in volta tutte le necessarie indicazioni pratiche.
Lingua: Italiano, francese, inglese.
Dove: Nel DOJO o nella SALA MAMMUT del LAB, presso gli spazi di Area 302, in via Cadepiano 18.
Quando: Ciclo di incontri settimanali, dalle 19:00 alle 20:30.
Date: I lunedì 2, 9, 16 e 23 ottobre, 2023.
Iscrizione: Per essere valida l’iscrizione deve essere confermata. Se si partecipa per la prima volta, è richiesto un breve colloquio telefonico. Per iscriversi, scrivere a: autoricerca@gmail.com, indicando nome, cognome e numero di telefono, e se si intende partecipare a tutti gli incontri o unicamente a un incontro singolo. Le pratiche hanno luogo se raggiunto il numero minimo di partecipanti. Per essere valida l’iscrizione deve essere confermata.
Contributo: 100 fr. per un ciclo di 4 incontri, oppure 30 fr. per un incontro singolo.
Abbigliamento: Indumenti morbidi e comodi.
Con: Sara Chessa e/o Massimiliano Sassoli de Bianchi
Osservazione: Il LAB è una struttura privata le cui attività si svolgono unicamente in incontri individuali, o tra piccoli gruppi di persone che si conoscono e sono note all’organizzatore. La natura delle pratiche proposte non è compatibile con l’uso delle mascherine.