Tramite il suo invito, M (l’editore) mi ha posto questa domanda: "Il Male, cos’è per te, Patrizia?" "Per me? Cioè stando a me, Patrizia?" La mia reazione immediata è stata quella di scappare, eludere, chiudere gli occhi, dormire, sorridere, sparire... simultaneamente piombata tra vuoto e nebbia, tra paralisi e assenza. Se mai Patrizia fosse stata davvero un "io", in quel momento non c’era più!